Trasparenza WikiMafia

Sonia Alfano è la figlia di Beppe Alfano, l’ultimo giornalista ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto, l’8 gennaio 1993. La sua vita da quel momento è stata interamente dedicata alla ricerca della verità sul delitto del padre, e diviene punto di riferimento per tutti i familiari delle vittime di mafia. Nel 2008 ha fondato l’Associazione Nazionale dei Famigliari delle Vittime Innocenti della Mafia, e contestualmente ne venne eletta presidente. È stata ospite di centinaia di scuole in tutta Italia per raccontare la storia del padre. Viene eletta al Parlamento Europeo dal 2009 al 2014, nel 2012 istituisce la commissione Crim, la prima Commissione Antimafia, anticorruzione e antiriciclaggio del Parlamento Europeo e ne viene eletta presidente il 18 aprile 2012. La Crim da quel momento diviene il fulcro della lotta alla mafia a livello internazionale, registrando numerosissime missioni all’estero al fine di audire tutte le autorità coinvolte nella lotta alla criminalità organizzata internazionale. Ad ottobre 2013 il parlamento europeo approva a maggioranza il testo unico antimafia adottato dalla stessa commissione Crim. Nel febbraio 2014 il Parlamento Europeo ha approvato in plenaria a Strasburgo la direttiva che prevede il sequestro e la confisca dei beni provento di reati di mafia e di altri reati gravi come la corruzione.

Per questo ho scelto di aderire con convinzione all’iniziativa “Parlate di Mafia in Europa” di WikiMafia.

Di conseguenza, mi impegno a garantire massima trasparenza e pubblicherò in questa pagina tutte le donazioni superiori a 500€ raccolte nel corso della mia campagna elettorale. Mi impegno inoltre a rendere pubblica la lista definitiva e, in caso di elezione, a renderla disponibile anche sulla pagina personale del sito del Parlamento Europeo.

Finora non ho ricevuto donazioni tanto cospicue; questa pagina verrà aggiornata non appena ne riceverò, se e quando accadrà.

Inoltre mi impegno a:

  1. sostenere l’istituzione di una Commissione parlamentare Antimafia Europea permanente;
  2. sollecitare l’approvazione di un pacchetto di norme antimafia europee;
  3. diffondere cultura e consapevolezza antimafia, anche tra i colleghi di altri stati membri.

Parliamo di più delle mafie, anche in Europa.