Biografia

Sonia Alfano

Sonia Alfano è sempre stata una donna con il pallino della giustizia. E’ madre di tre splendide ragazze: Aurora, Giusy e Monica. Nasce a Messina il 15 ottobre del 1971. Europarlamentare per l’Italia dei Valori dal 2009 al 2014 e presidente della Commissione speciale antimafia dal 18 aprile 2012. Dal febbraio 1995 è un funzionario della Regione Siciliana, e per ben 23 anni ha prestato servizio presso il dipartimento regionale di protezione civile della Regione Siciliana, partecipando alle più importanti emergenze, come il terremoto di S. Venerina, quello de L’Aquila, alluvioni, incendi e l’emergenza connessa alla pandemia da Covid-19.

Il nemico da combattere

A seguito della morte del padre Beppe(giornalista siciliano ucciso dalla mafia) che comincia un’intensa attività antimafia per accertare la verità su quella e sui mandanti occulti. Nel gennaio del 2003 denuncia depistaggi nelle indagini riguardanti l’assassinio del padre ed il coinvolgimento dei servizi segreti italiani. Pochi giorni dopo la denuncia pubblica, la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Messina, pressata dal gran clamore delle rivelazioni di Sonia, decide di riaprire le indagini.

Nel 2004

Avvia una battaglia in merito alla morte del dottore urologo Attilio Manca, inizialmente considerata come un atto suicida.

Nel 2006

Chiede lo scioglimento del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto per infiltrazioni mafiose. La richiesta non ha seguito. Nel 2006 organizza una petizione per il trasferimento del Dott. Canali e del Dott. Sisci, Magistrati della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, per presunta incompatibilità. Il 28 marzo 2006, a seguito di intimidazioni, le viene assegnata una tutela della Guardia di Finanza, Revocata l’11 agosto dello stesso anno.

Gli incarichi istituzionali e l’impegno nella Protezione Civile

Nel febbraio del 1995 fa il suo ingresso presso la Regione Siciliana, nel 1999 passa all’Ufficio Regionale Protezione Civile e l’anno seguente è nel Servizio Emergenza. Tra il 2004 ed il 2007 è al Servizio Sismico Regionale. Nel 2006, nell’ambito delle sue svariate battaglie sindacali, ha evidenziato gravi carenze organizzative nella gestione delle emergenze da parte dell’ufficio di Protezione Civile della Regione Siciliana. All’origine degli scontri con i vertici del dipartimento vi è la drammatica situazione di 300 precari che da 15 anni lavorano presso quegli uffici, nella totale indifferenza dell’amministrazione regionale rispetto alla loro posizione contrattuale. Nel giugno del2007 riesce a consegnare personalmente una lettera al presidente della repubblica Giorgio Napolitano, che accetta di occuparsi della questione. Nell’ambito della battaglia sindacale rilascia diverse interviste a trasmissioni e testate nazionali, tra le quali il Corriere della Sera, Il Sole 24 ore e Le Iene. Tutti quei precari sono stati regolarizzati dal governo della Regione e le carenze organizzative parzialmente risolte. Nel 2014 é nell’Ufficio di Gabinetto dell’Assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione Professionale e contemporaneamente viene nominata Commissario Straordinario della Società “Belice Ambiente S.p.a.” in liquidazione. Nel 2015 Commissario straordinario SRR Trapani Sud e Consigliere delegato Siciliacque S.p.a., di cui poi assumerà anche l’incarico di Vice Presidente, fino al febbraio del 2023.

Dal 2016 al 2017

È Commissario Straordinario della società ATO Enna Euno Spa. Nel 2018 rientra al Dipartimento Protezione civile regionale mantenendo anche l’incarico di Commissario liquidatore della Tirreno Ambiente. Si occupa di varie emergenze: nel 2020 con l’emergenza Covid coordina per conto del DRPC Sicilia, le attività di vaccinazione e tamponi presso l’hub Fiera del Mediterraneo. Durante la fase di vaccinazione, ha inoltre organizzato e gestito le attività di vaccinazione sull’isola di Ustica.

Dal marzo 2023

È in posizione di comando presso l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana.La missione in Ucraina.

Nel marzo 2022

Subito dopo l’invasione russa in Ucraina, tramite il l’Ambasciatore di Odessa in Italia Attilio Malliani, è la prima italiana ad organizzare una spedizione immediata di soccorsi partendo con altri 7 volontari e tre furgoni proprio alla volta di Odessa: scopo della missione quella di consegnare cibo e farmaci di prima necessità alla popolazione. In quel momento tutte le altre missioni si fermavano a Mariupol, mentre Odessa, essendo nel sud del Paese, era tagliata fuori dai canali umanitari.

Legalità..legalità…

Nel 2007, insieme a Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla mafia Paolo Borsellino, scrive al Presidente della Repubblica per chiedere il trasferimento del Ministro della giustizia Clemente Mastella, richiesta in seguito non considerata. Il Guardasigilli aveva a sua volta chiesto il trasferimento del PM Luigi de Magistris, della Procura della Repubblica di Catanzaro, titolare dell’inchiesta Why Not. A difesa del Pm di Catanzaro, Sonia Alfano segue i giovani del movimento antimafia Ammazzateci tutti, che avevano avviato una seguitissima campagna di solidarietà nei confronti di Luigi De Magistris, catalizzando l’attenzione della stampa e dell’opinione pubblica sul caso del trasferimento ed una petizione su scala nazionale.

Dal 2007 al 2009

Diventa coordinatrice regionale del movimento antimafia Ammazzateci tutti. Sempre nel 2007 si iscrive e collabora con il meetup “Amici di Beppe Grillo” di Palermo e altre associazioni, all’avvio della petizione “Chiediamo i danni a cosa nostra” lanciata con Stefania Petyx attraverso un Servizio alla trasmissione TV, Striscia la notizia. La petizione ha raggiunto circa 20 000 firme. La petizione viene firmata anche da numerosi deputati dell’ARS e, in maniera bipartisan, trasformata in emendamento per la legge finanziaria regionale. Le richieste della petizione furono in buona parte recepite dall’articolo 18 della legge finanziaria regionale dello stesso anno e dall’articolo 4 della legge regionale antimafia. Nel 2009 partecipa, insieme a Salvatore Borsellino, all’organizzazione e allo svolgimento delle manifestazioni delle Agende Rosse, movimento che chiede verità e giustizia per le stragi mafiose del 1992-1993. Dall’ottobre 2008 organizza una serie di incontri informativi con la cittadinanza di Reggio Emilia durante i quali legge delle carte processuali riguardanti il procuratore capo della città, Italo Materia. Lo stesso darà le dimissioni nell’aprile 2009 con una lettera in cui la accusa di esserne la causa. L’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia Nel novembre del 2007, in segno di protesta, s’incatena al cancello della Prefettura di Palermo. Decine di familiari di vittime della mafia decidono di prendere parte alla protesta. Chiedono al Parlamento Italiano l’equiparazione delle normative previste per i familiari delle vittime del terrorismo. La protesta ha risalto mondiale e molte testate giornalistiche straniere s’interessano alla battaglia per l’equiparazione della quale Sonia Alfano è l’iniziatrice. Nasce così, nel 2008, l’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, della quale viene eletta Presidente all’unanimità. Da quel momento l’associazione incontra studenti e società civile di tutta Italia in manifestazioni di legalità e nel ricordo dei propri cari.

L’attività politica

Sempre nel 2008 si candida alla presidenza della Regione Siciliana alle elezioni del 2008 con la lista Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente ottenendo quasi 70 000 consensi, pari al 2,44% dei voti validi. In questi anni ha incontrato i ragazzi delle scuole di tutta Italia ed ha partecipato a diverse trasmissioni televisive proprio per il suo forte impegno civile ed antimafia. Nel maggio dello stesso anno indice una conferenza stampa per presentare ai giornalisti l’“archivio Lombardo” e chiede l’apertura di indagini sui files che contenevano centinaia di richieste di favori e raccomandazioni all’appena eletto Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. 165.000 preferenze per un sogno europeo

Alle elezioni europee del 2009 viene candidata come indipendente nelle liste dell’Italia dei Valori in tutte le circoscrizioni, ottenendo complessivamente 165 000 preferenze, optando infine per la circoscrizione Italia nord-occidentale. Aderisce al gruppo dell’ALDE. Al Parlamento Europeo è membro della commissione LIBE – Libertà civili, giustizia e affari interni – e supplente della commissione CONT – controllo di bilancio. Fa parte delle delegazioni “Assemblea parlamentare Euromediterranea”. Tra il 2010 e il 2011 si reca in visita presso i reparti 41bis dei penitenziari per verificare le condizioni di vita dei detenuti. Incontra nel giro di pochi mesi boss come Bernardo Provenzano, Salvatore Riina, Benedetto Santapaola, Giuseppe Graviano, Francesco Schiavone, Raffaele Ganci, Salvatore ed Alessandro Lo Piccolo, Salvatore Ritorto, Aldo Gionta, Pietro Rampulla e Antimo Perreca. Un sondaggio lanciato da VoteWatch l’ha premiata come europarlamentare (su 736) più vicina ai cittadini europei sulla base dell’incrocio dei voti degli eurodeputati con quelli dei cittadini, che hanno partecipato al sondaggio votando gli stessi documenti precedentemente votati nelle aule del Parlamento europeo. Si distingue anche per la sua vicinanza ai movimenti civici e per la tutela dei testimoni di giustizia. Il 25 ottobre 2011 viene approvata a Strasburgo, in plenaria al Parlamento europeo, la relazione sul contrasto al crimine organizzato in Europa di cui Sonia Alfano è stata relatrice unica. Il 18 aprile 2012 diviene presidente della Commissione speciale antimafia del Parlamento europeo. Presiede innumerevoli hearing a livello internazionale sul contrasto al crimine organizzato, sulla lotta alla corruzione e sull’antiriciclaggio. E’ stata responsabile del coordinamento di missioni di varie polizie europee, collaborando con i capi delle polizie internazionali. E’ stata inoltre invitata dal Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, alla redazione del Piano di Sicurezza per i cittadini americani. Nel 2017 aderisce al Articolo Uno; lascia il movimento dopo pochi mesi a causa di divergenze sulla candidatura alla Presidenza della Regione Sicilia di Claudio Fava, da lei non condivisa. In questi anni ha continuato a fare politica ma in maniera diversa, altra: rimanendo vicino alle persone e ai loro bisogni attraverso il suo impegno nella Protezione Civile regionale.

Nel febbraio del 2024 Carlo Calenda annuncia ufficialmente l’ingresso di Sonia in Azione.

Il viaggio continua…