Sempre nel 2008 si candida alla Presidenza della Regione Siciliana alle elezioni del 2008 con la lista “Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente” ottenendo 70.000 consensi, pari al 2,44% dei voti validi. In questi anni ha incontrato i ragazzi delle scuole di tutta Italia ed ha partecipato a diverse trasmissioni televisive proprio per il suo forte impegno civile ed antimafia. Nel maggio dello stesso anno indice una conferenza stampa per presentare ai giornalisti l’“archivio Lombardo” e chiede l’apertura di indagini sui files che contenevano centinaia di richieste di favori e raccomandazioni all’appena eletto Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo. Alle elezioni europee del 2009 viene candidata come indipendente nelle liste dell’Italia dei Valori in tutte le circoscrizioni, ottenendo complessivamente 165.000 preferenze, optando infine per la circoscrizione Italia nord-occidentale. Aderisce al gruppo dell’ALDE. Al Parlamento Europeo è membro della commissione LIBE – Libertà civili, giustizia e affari interni – e supplente della commissione CONT – controllo di bilancio. Fa parte delle delegazioni “Assemblea parlamentare Euromediterranea”. Tra il 2010 e il 2011 si reca in visita presso i reparti 41bis dei penitenziari per verificare le condizioni di vita dei detenuti. Incontra nel giro di pochi mesi boss come Bernardo Provenzano, Salvatore Riina, Benedetto Santapaola, Giuseppe Graviano, Francesco Schiavone, Raffaele Ganci, Salvatore ed Alessandro Lo Piccolo, Salvatore Ritorto, Aldo Gionta, Pietro Rampulla e Antimo Perreca. Un sondaggio lanciato da VoteWatch l’ha premiata come europarlamentare (su 736) più vicina ai cittadini europei sulla base dell’incrocio dei voti degli eurodeputati con quelli dei cittadini, che hanno partecipato al sondaggio votando gli stessi documenti precedentemente votati nelle aule del Parlamento europeo. Si distingue anche per la sua vicinanza ai movimenti civici e per la tutela dei testimoni di giustizia. Il 25 ottobre 2011 viene approvata a Strasburgo, in plenaria al Parlamento europeo, la relazione sul contrasto al crimine organizzato in Europa di cui Sonia Alfano è stata relatrice unica. Il 18 aprile 2012 diviene presidente della Commissione speciale antimafia del Parlamento europeo. Presiede innumerevoli hearing a livello internazionale sul contrasto al crimine organizzato, sulla lotta alla corruzione e sull’antiriciclaggio. E’ stata responsabile del coordinamento di missioni di varie polizie europee, collaborando con i capi delle polizie internazionali. E’ stata inoltre invitata dal Presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama, alla redazione del Piano di Sicurezza per i cittadini americani. Nel 2017 aderisce al Articolo Uno; lascia il movimento dopo pochi mesi a causa di divergenze sulla candidatura alla Presidenza della Regione Sicilia di Claudio Fava, da lei non condivisa. In questi anni ha continuato a fare politica ma in maniera diversa, altra: rimanendo vicino alle persone e ai loro bisogni attraverso il suo impegno nella Protezione Civile regionale.
Attività Politica

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Sonia Alfano
Primo Presidente della Commissione Antimafia, Anticorruzione ed Antiriciclaggio del Parlamento Europeo.
Deputato al Parlamento Europeo dal 2009 al 2014
Sonia Alfano
si trova presso Ospedale Villa Sofia.
2 weeks ago
Dodicesimo giorno di ricovero di mia madre, senza diagnosi certe e con terapie a tentativi a cui purtroppo mia madre non risponde. Anche oggi febbre a 39.1 e gli esami diagnostici richiesti verranno fatti tra diversi giorni nonostante lei sia qui da 12 giorni.
Chi davvero vuol capire cos’è la sanità in Sicilia, si mescoli tra i pazienti e tra i familiari dei pazienti negli ospedali. Devono essere i pazienti a chiedere che vengano presi i parametri, e devono insistere per essere lavati anche dopo 12 ore. Ovviamente parlo di malati allettati. E di contro alcuni medici ed infermieri sempre maleducati (non poco educati) sempre con il muso e poco inclini a fare bene il proprio mestiere. Non voglio generalizzare ma alcuni meritano proprio di andare a casa. La pazienza ha un limite ed il mio sta per essere oltrepassato abbondantemente.
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2 weeks ago
Il 24/11/2024 uno scooter con a bordo due ragazzi non si ferma all’alt dei carabinieri e comincia una folle fuga che finirà contro un palo semaforico, causando la morte di Ramy, uno dei due fuggitivi. Per mesi i carabinieri che hanno proceduto all’inseguimento (obbligatorio e non facoltativo), sono stati processati mediaticamente e sono stati vittime di insinuazioni di ogni tipo. Per mesi stampa e trasmissioni televisive hanno giustificato la fuga dei due ragazzi, alimentando nell’opinione pubblica una forte sfiducia nei confronti delle forze di Polizia. Poi, a marzo 2025 la perizia ordinata dal tribunale di Milano mette fine a questo accanimento nei confronti dei Carabinieri, stabilendo che il conducente dell’auto dei Carabinieri ha proceduto all’inseguimento dei due fuggitivi, attenendosi alle procedure previste e vigenti.
Ieri mattina in provincia di Brindisi è stato ucciso il Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie. Stava inseguendo a piedi due rapinatori che avevano appena assaltato un distributore, ed uno dei due malviventi ha sparato uccidendolo.
Carlo aveva 59 anni, una moglie e due figlie. La sua vita era stata interamente dedicata all’Arma dei Carabinieri e ieri sarebbe stato il suo quint’ultimo turno di lavoro. Nonostante questo non si è mai risparmiato, nemmeno ieri mattina. Lui era in servizio all’aliquota Radiomobile dei Carabinieri di Francavilla Fontana, ed era uno di quei Carabinieri che ha scelto di lavorare e morire per tutelare e difendere i cittadini. Il Brigadiere Legrottaglie era un punto di riferimento per tutto il suo reparto, era sempre presente, instancabile, sempre pronto ad andare oltre gli orari e le difficoltà. Era uno di quelli che sapeva sempre cosa fare, e dire la parola giusta nel momento critico, ispirava fiducia ed era lo “zio” di tutta la Caserma.
Ma adesso, quante trasmissioni verranno fatte su Carlo Legrottaglie? Quali illustri tecnici, periti ed opinionisti verranno scomodati per dimostrare che il Brigadiere Capo Legrottaglie ha compiuto il suo dovere in maniera encomiabile senza mai pensare “ma ormai chi me lo fa fare?!!”. CONTINUA NEI COMMENTI ⬇️
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